BLOG casalingo -non commerciale- di LAVORI MANUALI

Per avere uno spazio dove condividere immagini e discorsi di lana, cotone, colori e quant'altro capiti a portata di mano per creare oggetti unici, speciali e irripetibili come lo siamo ciascuno di noi. Spero che scorrendo i post Si /Ti diverta e Le/Ti venga voglia di fare con le Sue/Tue mani... qualcosa di bello per un domani, perché no? aprire un blog tutto Suo/ Tuo... mi raccomando vorrei saperlo per visitarlo non appena possibile... per questo e per qualsiasi altra questione, domanda o inquietudine mio recapito è edicola.vezzosi@gmail.com Buona navigazione e Buon Divertimento ! ! !

BLOG casalingo -non commerciale- di LAVORI MANUALI


martedì 30 settembre 2014

ACQUARELLO - Apostille, Palazzo della Pace a L'Aja

Salve amiche e amici del blog, oggi sono riuscita a fotografare un acquerello che preparai 3 anni fa di ritorno di un viaggio a Olanda, specificamente scegliemmo di fermarci a L'Aja perché -non ve l'avevo ancora detto- da una quindicina d'anni  sono iscritta al Albo dei CTU del Tribunale del mio Capoluogo di Provincia alla voce "Interpreti - Traduttori"...e in tutti quelli anni precedenti il viaggio a L'Aja (e anche dopo ovviamente) mi è capitato molte volte di dover far mettere un timbro supplementare al lavoro normale, perché per tutti i documenti in uscita -cioè tutti i documenti italiani tradotti a lingua straniera che poi vanno nei paesi di riferimento- ci vuole questa famosa legalizzazione APOSTILLE... e col passare del tempo dopo tante fatiche che mi procurarono diverse volte le situazioni più dispari e memore delle fatiche mie e dei Cancellieri che con tanta premura si sono adoperati, ci siamo adoperati, per fare avere alle persone le loro carte in regola  iniziai a nutrire della curiosità riguardo la storia di questa pratica.  Scoprii che nel 1961, il 5 ottobre, i rappresentanti di diversi paesi avevano firmato una Convenzione per agevolare il transito dei documenti tra i diversi paesi aderenti l'accordo.   Così seppi che il documento originale che stabiliva come dovevano prepararsi e legalizzarsi i documenti di tutti quanti i paesi firmatari (e quindi anche quelle che di volta in volta le persone mi avevano affidato da tradurre) era stato firmato in un luogo fisico specifico, il Palazzo della Pace  o Vredespaleis - Palais de la Paix - Peace Palace, situato appunto a l'Aja.  Quel giorno con la visita guidata sono stata molto contenta e mi sono sentita emozionata percorrendo i locali e le stanze che avevano visto e vissuto quel momento delle firme dei rappresentanti dei diversi paesi, inclusi l'Italia e l'Argentina nel lontano 1961.   Se siete curiose o curiosi e volete sapere di più sul Palazzo della Pace   potete visitare  il sito: www.vredespaleis.nl


....ora potete vedere la mia interpretazione un po' troppo colorata del P. della P.

Sotto invece la foto con di fianco la fotografia nel depliant della cartina della città, quella foto che ho utilizzato come modello.


... e finalmente la medesima foto ma con di fianco la copertina della cartina/depliant dove dice "Welcome to The Hague"... L'ho fotografato perché desideravo si leggessero le parole "Benvenuti a L'Aja"  ma anche per mostrarVi (in queste ultime due foto) il mio primo lavoro a Punti Contati...


E' una tovaglia per le feste ma è talmente datata (tessuto e fili del 1990) e ha subito talmente tanti sbalzi miei di umore e ripensamenti che ora -come si vede nel angolo inferiore destro, vicino al giglio non stilizzato nella  terza foto- abbisogna di restauro... confido nel Vs. prezioso supporto per ritrovare le forze per sistemarla e rimetterla in pista.
Alla prossima, ora si è fatto tardi e devo preparare la cena... spero che queste foto colorate Vi abbiano trasmesso un po' di buon umore.... grazie per la visita...

domenica 21 settembre 2014

LAVORI IN CORSO - Coperta 2

Qua invece vedete l'avanzamento della Coperta 2 fatta a maglia con schemi della collezione "Facilmente Maglia Kit" rivisitati per l'occasione.... in pratica siccome non ho presso tutti i fascicoli della collezione ho utilizzato gli schemi per la metà colore panna e l'altra metà colore bianco l'ho fatta con un punto passato che mi è piaciuto tantissimo... ora mi manca lo sprint finale del unione delle piastrelle (e per questo sono a metà strada) più i bordi che saranno bianchi e non ho ancora deciso se a maglia normale (poi da riattaccare... UFA!) o riprendendo i punti lavorandoli con i ferri circolari... che credo farò in questo ultimo modo perché trovo NOIOSISSIMO l'unione delle piastrelle.

In questa Coperta 2 ho imparato che l'unione mi risulta molto più facile e veloce fatta a punto croce (e non con l'uncinetto come fatto con la Coperta 1).

Ringrazio  mia amica Mariateresa perché senza il pretesto di fare vedere a lei questo stadio del lavoro non avrei trovato le forze per pubblicarlo...

Mi congedo augurandoVi tante cose belle e mandandoVi un raggio di sole che oggi splende magnifico nel mio paesino del nord Italia.... allegria! allegria! allegria!


PUNTO SCRITTO - PUNTO CROCE Grembiule preconfezionato

Ciao amiche e amici del blog... oggi ho fotografato per voi un ricamino fatto a punto scritto e punto croce per un grembiule che mi è stato regalato da una persona speciale che non dimenticherò mai.   Le presine sono state ricamate nel negozio dov'è stato acquistato (credo nel Centro Commerciale Le Corti a Varese) io invece ho fatto i pezzettini a punto scritto e la pentola punto croce e ho tratto lo spunto dalla bellissima "olla" in terracotta che ho avuto con i punti del Carrefour qualche anno fa.

Il ricamino dice: "Non è la (pentola) di Cachavacha, è la nostra!".... vi racconto che Cachavacha (si pronuncia "CACIAVACIA") era una strega, personaggio dei cartoni animati di Garcìa Ferré che guardavo in Buenos Aires quando ero piccolina negli anni '70... c'erano anche Hijitus, Larguirucho, SuperHijitus, Oaky, el professore Neurus, Pucho, Serrucho   (quest'ultimo magari me lo sono immaginata ? ? ?), il Commisario e magari altri che non ricordo.   Cachavacha   appunto era una delle cativissime che combinava disastri e allora Hijitus si convertiva in Super Hijitus e con l'aiuto dei suoi amici inseparabili risolveva la questione, spesso e volentieri la si vedeva cucinare intrugli e porcherie in una grossa casseruola identica precisa a quella che vedete nella foto.

Ho fotografato anche lo schemino che mi ero disegnata per il punto scritto
Spero che questo post vi regali un po' di leggerezza e aria fresca per tirar su il morale e dimenticare per alcuni istanti i vari problemi e drammi quotidiani personali e comunitari...


come dice sulla scheda, il lavoro l'ho finito il 3 agosto 2011


però la pentola di Cachavacha  era grigia ! ! ! !

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Avevo scattato altra foto con il particolare del ricamino ma non riesco a caricarla... segnale che la lotta al mio analfabetismo tecnologico non è ancora finita!....   prometto di riprovarci la prossima volta che mi collegherò!....   buon proseguimento di navigazione.... <3


ore 18:46....  ce la stiamo facendo ! ! !




martedì 16 settembre 2014

LAVORI IN CORSO - MAGLIA - Gilet uomo 1

Ecco un altro risultato di un momento di impeto e ispirazione, avendo la lana
in casa e rendendomi conto di non aver fatto abbastanza per mio marito,
pensando a questi bei gomitoloni di 150 gr.  usciti con i primi numeri della
collezione FACILMENTE MAGLIA KIT,  un pomeriggio d'estate (Sì! sì! d'estate!)
mi misi a guardare una rivista vecchia vecchia...  "BURDA Gran Revista de MUESTRAS DE PUNTO n. 2"
acquistata in Buenos Aires nel marzo 1987 e tra i modelli multicolori ho visto questo
facilissimo schema che si ripete scambiando i ferri diritti e rovesci a gruppi
di 8 e lavorando 2 ferri con ogni colore...  
La lana è filato sport a 4 capi della B B B 50% lana e 50% acrilico.



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Avanzamento dei lavori al 13 novembre 2014 : : : : : :  : :


già iniziato il davanti.... devo dire che questa lana ha una resa stupenda e l'uso dei ferri in bambù rende il lavoro una vera gioia....


qua sopra un particolare del punto  e sotto i gomitoli come si presentano i colori puri ...


...finalmente una panoramica del mio quaderno dove scrivo i ferri man mano che li eseguo, è il modo che mi viene più naturale per contarli e anche mi è molto d'aiuto l'uso dei colori, ora per esempio per lavorare i ferri del dietro man mano che li faccio coloro con l'evidenziatore il numero del ferro che avevo scritto per fare il dietro perché è tutto uguale fino al inizio del collo.... e anche per ricordarmi di fare due piccoli aumenti ho usato un colore diverso (verde)  e un'altra matita ancora per segnalare il punto dove dovrò iniziare il collo... mmmmmmm non mi sembra di aver trovato le parole per esprimermi con chiarezza... scusate il mio limite ! ! ! 





MAGLIA + UNC TUNISINO - Sciarpa e Cappello 3

Questo è un lavoro del 2013... abbinando il punto del cappello in una frangia nella sciarpa fatta con l'uncinetto tunisino.


Mi sono trovata bene con l'uncinetto tunisino, soltanto ho notato che mi serviva un numero di ago alto, ho usato un unc. tunisino 7 per la lana che normalmente a maglia l'avevo lavorata con i ferri 5; ho fatto così perché il campione lavorato con l' unc. tunisino n° 6 è venuto talmente rigido che sembrava cartone

Mi dispiace non ho ancora sconfitto completamente l'analfabetismo tecnologico, NON SON CAPACE DI RADDRIZZARE LE FOTO !!!!


ETICHETTE - Fatto in Italia da mani argentine

E' da tempo che sto pensando al "Made in Italy" e al momento storico - economico che stiamo vivendo... un po' la storia del nome di questo blog c'entra con l'eccellenza delle cose fatte in Italia, con la tradizione artigiana, con le novità dei prodotti importati che arrivano a prezzi che dire competitivi è uno scherzo, con le persone che "lavorano" stipati in capannoni senza diritti elementari, magari in cambio di un pasto caldo e un letto dove dormire... e mi è venuto in mente che non tutto il "Made in Italy" è uguale, per non parlare delle procedure e dei vincoli cui devono sottostare i produttori di tessuti italiani per stare in linea con le normative europee per tutelarci perché tutto ciò che va a contatto con la pelle dev'essere fatto in un certo modo...ogni capo che reca attaccata l'etichetta "Made in Italy" ha una sua storia propria...e ---salvando le distanze--- ho voluto sottolineare nelle mie piccole microscopiche "creazioni" il fatto che si tratta di una cosa fatta con cura, con amore, con passione, con il cuore... certo le cose che vedete qua nel blog sono soltanto a titolo di curiosità, non si possono commercializzare perché l'hobby perderebbe il suo senso ma l'idea di rendere i capi unici e particolari mi piaceva.
Un'altra ragione per la quale ho progettato e ricamato l'ETICHETTA che vedete sotto è che ora va di moda fare i berretti e metterli le etichette che contraddistinguono il marchio, come i MyBoshi di DMC oppure i Cap Hut della Mondial   (è un mio sogno nel cassetto farmi un berretto Cap Hut perché ho trovato le etichettine in una rivista che ho comprato)
Ecco a voi le foto dei materiali pronti per la progettazione a partire del conteggio degli spazi per il punto scritto e l'etichetta finita con un particolare della scheda di punto scritto cui mi sono ispirata (quest'ultima uscita in uno dei primissimi numeri di FACILMENTE PUNTO CROCE)
Spero che vi diverta guardare questo post.
tra l'altro mi è venuta un'idea oggi, per preservare i lavori dalla polvere e per tenerli meglio durante la lavorazione ho inaugurato l'abitudine di metter su tutto sopra una tovaglia che non usiamo che da oggi in poi è diventata "la tovaglia dei lavori"... da oggi in poi lavorerò sopra la tovaglia.

MAGLIA - Vestaglia vestagliona

Questa "Vestaglia vestagliona" che vedete nella foto è un mio lavoro eseguito
tra il 2008 e il 2012... lunga lavorazione dovuta a varie ragioni.... ma la più
importante è che mi sono pressa la vicenda "a tutto relax"....
Non sono rimasta contentissima del risultato perché la mia "mano morbida"
(cioè la manualità che esegue le maglie con una tensione lenta nello scorrere
del filato, a differenza di chi tiene la cosiddetta "mano stretta" perché tiene
ben stretto il filato man mano che lo lavora, crea manufatti ampi che tendono
ad allargarsi) ha fatto sì che diventasse troppo lunga però sono felicissima di
indossarla perché morbida e avvolgente e anche per la sua storia.
Ci ho messo 5 anni a finirla però questa non è stata tutta la mia attesa, ci
ho messo altri precedenti 18 anni   di poter comprare la lana, un po'
perché le finanze familiari erano tali da dover stare attenta attentissima a
come spendevo, avendo 2 bimbi da aiutare mio marito a tirar su grandi, ma poi
ci ho atteso anche perché nel 1990 quando eravamo appena arrivati in Italia
incontrammo una signora gentilissima e sua sorella, che noi chiamavamo nonna
Marilli e zia Agnese e fu proprio Agnese a regalarmi due buste di lana: una
rossa e l'altra gialla che credo contenevano all'incirca 450 grammi ciascuna...
erano colori sgargianti e quindi difficili da adoperare (*), io nel frattempo
SOGNAVO la mia lana celeste cielo... e sognavo e sognavo e attendevo e
attendevo... finché nel 2008 mi son stufata di sognare e attendere e ho deciso
di investire quanto avevo risparmiato per iniziare a farmi "el deshabillé"....
come chiamiamo le vestaglie a Buenos Aires...
Nella foto vedete anche il modello originale tratto dalla rivista mensile Mani di Fata
n° Febbraio 2008 e vedete come l'ho modificato   (ho un debole
per le modifiche, modifico praticamente tutti i modelli che trovo nelle riviste
! ! ! mi piace l'idea di creare capi unici e irripetibili) allargando le
maniche e lasciandole corte per essere comoda nei piccoli gesti domestici del
mattino come lavare le tazze della colazione...
Ma non crediate che l'indossi soltanto al mattino, sabato scorso sono tornata
a casa stanchissima e mi sono spogliata e ho indossato i miei vestiti leggeri
da stare "de entre casa" e sopra la vestaglia vestagliona e mi sono sentita
rilassaaaaata... rilassatissima... che bello quando un nostro sogno diventa
realtà!


Una curiosità...  visto e tenuto conto della lunghezza sproporzionata stavo
pensando di metterla in lavatrice e infeltrirla ma HO PAURA che poi mi diventi
piccola piccola e mi stia stretta... credo che non farò questa cosa...  credo
che la lascerò così com'è a monito per i miei futuri lavori.... infatti nella
lavorazione della "coperta 3" ho visto che gli aghi 5 consigliati mi facevano
venire delle piastrelle di 29 cm. invece che di 25 cm come il campione del
fascicolo e quindi ho imparato la lezione e per evitare che una volta finita
arrivi a toccare per terra la sto lavorando con gli aghi n° 4.... ma questo è
argomento di un altro post ! !  !
Grazie per il tempo che avete dedicato alla "nostra" lana.

(*) per la cronaca, la lana rossa non l'ho ancora smaltita tutta... rimangono
2 o 3 gomitoli in giro per casa....

sabato 13 settembre 2014

MAGLIA Coperta 1 - Per divano o letto di 1 piazza

Qua invece vedete la mia prima coperta, quella che io chiamo "COPERTA - SCUOLA" perché mi ha permesso di imparare tantissime cose sulla maglia e la confezione delle coperte.   E' piena di errori ma comunque è uscita morbida e avvolgente e molto pratica poiché non trattandosi di capolavoro la buttiamo in lavatrice senza porci troppe domande.  I filati sono misti e diversi, alcuni usciti nella collezione "Facilmente Maglia" 1° edizione del 2008 poi dopo 10 fascicoli mi sembrava che la scuola dei punti avanzava molto lentamente e mi sono stufata, ho deciso di comprare la lana necessaria un po' qui e un po' là e ho ripetuto gli schemi in diagonale cambiando soltanto i colori, ho cercato di darle una certa armonia ripetendo con lo stesso filato più piastrelle.
Un ERRORE che non commetterò MAI PIU' è stato quello del bordo, volendo fare fuori tutti gli avanzi della lana li ho attaccati uno dietro l'altro ma l'effetto finale è certamente circense....  non farò mai più niente del genere, vedrò di dare utilità agli avanzi imparando a fare calze o altri piccoli oggetti...
Basta chiacchiere!   Ecco a voi la foto : : : : : :  : :

lasciando perdere il bordo...   mettono veramente tanta allegria tutti i colori messi insieme, non credete?

LAVORI IN CORSO - UNCINETTO Scialle 4

Ciao ciao... oggi ho pensato di farVi vedere uno dei miei lavori iniziati per cui da ora in poi quando nei titoli troverete "Lavori in corso" saprete che si tratta di qualcosa che non è ancora terminata. 

Questa dei "LAVORI IN CORSO" sarà una rubrica fissa (purtroppo mooooolto fissa) in questo blog. 

Qui trovate uno scialle che ho deciso di fare con 400 gr. di cotone avanzato della lavorazione dello Scialle 2 che non ho più con me perché l'ho regalato a una cara amica.  Dev'esserci in giro da qualche parte la foto che scattai ai tempi e non appena la recuperi prometto di aggiungerla al blog.   Il motivo dei rametti di fiorellini è tratto da un modello originale uscito nella rivista "Diana La maglia facile e veloce Speciale n° 1 del 2006" ma rivisitato, re inventato per quest'occasione.  (Anche lo Scialle 3 riporta una variazione dello stesso motivo originale, prossimamente spero di trovare il momento per mostrarvelo)

ORA VI CHIEDO DI AIUTARMI : : : E' per me molto importante chiedere il Vs. aiuto nel richiamarmi alla disciplina poiché ho il problema di iniziare nuovi lavori prima di aver concluso quelli già in corso, quindi se mi tirate le orecchie mi farete un bel favore, io mi auto giustifico sempre tirando in ballo il ragionamento che questi lavori si fanno "per piacere" e non per "dovere" quindi sarebbe controproducente puntarsi a fare un determinato lavoro forzandosi e forzando la volontà, un po' come che si perderebbe il senso del relax e anche si perderebbe il beneficio aggiunto del risultato migliore ottenuto nei momenti di vera ispirazione...   giustificazioni  a parte, ecco le foto, su quella grande vedete in un angolo il modello originale nella rivista prima citata e nell'altra foto vedete il particolare del cotone usato, l'uncinetto è un 3,5 e questo "Scialle4" è stato iniziato 14 mesi fa, nell'estate 2013


per questo progetto non ho previsto l'aggiunta di frange (Nel post Scialle 3 Vi spiegherò perché)

venerdì 12 settembre 2014

EDICOLA Rivista 'CROCHET' con modello cappellino stile MyBoshi

Ben trovate e ben trovati sul nostro blog preferito! Oggi ho trovato in edicola una pubblicazione davvero magica! piena di progetti stuzzicanti e sicuramente interessante per chi ha fatto e/o sta facendo la collezione FACILMENTE MAGLIA KIT (attualmente arrivata al uscita 53 di 80) poiché in CROCHET da oggi in edicola alle pagine 58 e 59 c'è la proposta per fare un cappellino stile MyBoshi ma con un filato identico a quelli  usciti
nella collezione Fac.MagliaKit (gomitoloni di 150gr.)   che bella sorpresa!

giovedì 11 settembre 2014

MAGLIA Sciarpa e Cappello donna 1

Questa è una sciarpa e un cappello che ho fatto modificando leggermente le istruzioni trovate sulla pubblicazione, poiché la sciarpa era una prima uscita a prezzo promozionale le ho aggiunto due strisce di colore bianco in un filato della stessa qualità e struttura del fucsia/panna e in più ho aggiunto un filo di lana argentina colore rosa perché mi faceva piacere coordinare questi capi a degli scarponcini colore rosa che mi avevano appena regalato.  Il cappello è stato eseguito seguendo pedissequamente le istruzioni del fascicolo relativo.   Sono molto contenta ogni volta che li indosso!

PUNTO CROCE Salvietta e salviettina per pronipote al di là del Atlàntico


ci sono anch'io....

Bentrovate e perché no bentrovati nel mio blog dedicato ai lavori manuali, in questi spazi cercherò di condividere con voi il frutto delle mie fatiche femminili, vi parlerò di lana, maglia, uncinetto, punto croce, ricamo libero, cucito e anche spero che si riesca a instaurare un dialogo per conversare delle vicende di tutti i giorni che sebbene siano piene di piccoli gesti e esperienze sono i mattoncini della meravigliosa costruzione che è la vita di ciascuno... innanzitutto mi presento: mi chiamo Claudia Carolina e sono nata a Buenos Aires mooooolti anni fa, nel 1989 mi sono trasferita in nord Italia con marito e figli, piano piano vi racconterò di più su di me... e ora Vi lascio per fare il mio primo tentativo di dar vita a questo spazio... ci proverò a caricare la foto di qualche lavoro già terminato... coraggio, pazienza... prima o poi sono sicura che ci riuscirò