BLOG casalingo -non commerciale- di LAVORI MANUALI

Per avere uno spazio dove condividere immagini e discorsi di lana, cotone, colori e quant'altro capiti a portata di mano per creare oggetti unici, speciali e irripetibili come lo siamo ciascuno di noi. Spero che scorrendo i post Si /Ti diverta e Le/Ti venga voglia di fare con le Sue/Tue mani... qualcosa di bello per un domani, perché no? aprire un blog tutto Suo/ Tuo... mi raccomando vorrei saperlo per visitarlo non appena possibile... per questo e per qualsiasi altra questione, domanda o inquietudine mio recapito è edicola.vezzosi@gmail.com Buona navigazione e Buon Divertimento ! ! !

BLOG casalingo -non commerciale- di LAVORI MANUALI


venerdì 27 febbraio 2015

AIUTANTI IN CUCINA - Ricetta Minestrone

Salve, salve.... ben trovati alla scoperta del nuovo post.   (il primo di una nuova serie..... "aiutanti.....")

Mentre che i lavori con filo, ago, uncinetto e lana vanno a rilento causa turni di lavoro incrementati ho avuto la circostanza di ospitare in casa un Robot da Cucina Super Maxi Mega Galattico che mi hanno prestato per un mese circa; E' capitato a una mia amica cara di avere una situazione familiare particolare e di doversi assentare da casa per un periodo di tempo  (speriamo tutto si risolva presto e torni tra di noi), e con i tempi che corrono non se l'è sentita di lasciare dentro casa alcunché di valore, quindi ha sparpagliato tra le famiglie di fiducia i suoi "preziosi"... e a me è toccato in custodia l'amico "Super"....

Seguendo lo spirito del blog che è quello della gratuità in senso lato cioè niente pubblicità, niente parole scritte per guadagno se non altro quello del piacere della conversazione che gira intorno alle cose fatte con le mani.... ho dovuto selezionare le foto per non farlo riconoscere..... comunque attendo fiduciosa Vs. riscontro riguardo esperienze fatte con elettrodomestici o strumenti vari in cucina... che se non ci aiutiamo tra di noi non ci aiuterà nessuno....

In questo primo Post dalla nuova serie "AIUTANTI IN CUCINA" abbiamo un unico protagonista, (a dir il vero quel giorno in cui ho fatto questo minestrone mi sono sentita a un certo punto un po' inutile, mi è sembrato un po' invadente come quelle persone che trasmettono i messaggi non verbali che dicono: "faccio tutto io"... ma poi la seconda volta e la terza volta che l'ho usato ho acquistato confidenza man mano e l'ultimo mio pensiero è stato  : "Speriamo che torni a casa sua subito, altrimenti rischio di affezionarmi!", invece nel 2° post di questa serie  si contenderà la scena anche un mini piccolo piccino robottino da cucina che amo tanto ed è in famiglia da qualche anno ormai, ho scattato delle foto pensando a voi.

Riguardo il Grande amico e il Piccolo amico, non Vi parlerò bene di loro ne Vi parlerò male perché non è quello il mio "compito",  non ho i titoli... non sto qua nemmeno come "consumatrice".... semplicemente Vi racconterò come mi sono sentita usandoli e che cosa mi aspetto dei tanti altri "aiutanti in cucina"...   tanti umili e semplici oggetti come il coltellino per sbucciare le verdure (mi sfugge il nome) oppure lo schiaccia aglio ma questi compariranno in un Post futuro perché non ho ancora scaricato le foto

Ecco la prima foto con gli "accessori" del Ospite in bella mostra ....   sono veramente tanti, e alcuni come i tira pasta non li userò mai sicuramente, non ci sarà tempo e se avessi il tempo e mi venisse l'ispirazione di mettermi a fare la pasta in casa sicuramente preferirei adoperare la mia macchinina tira pasta con la manovella che ho comprato nel 2009 con tanta illusione e tanto desiderio di preparare la pasta fresca in casa, in cucina, "con le mie proprie mani" per coloro che amo....



Ecco qua sotto, nella seconda foto, invece gli ingredienti usati per quello che desideravo fosse un "guiso" (pronuncia in italiano "ghiso") una specie di umido o intingolo... che mi è riuscito diverso da come me l'aspettavo... è diventato un minestrone che -a dir dei commensali- era molto buono


....quindi.... ecco gli ingredienti:   un mazzetto di biete, un peperone, una zucchina, 1/2 ceppo di lattuga viola (ora non mi ricordo il nome), 4 o 5 cipollotti, 1 piatto di ceci già cotti, 1 petto di pollo tagliato a fette, 3 cucchiai di Olio Extra Vergine d'Oliva, 1 pezzettino di burro e formaggio grattugiato q.b. (quanto basta, cioè a piacere)....



qua sotto invece, nella quinta foto vedete le verdure pronte per essere infilate nel accessorio che le fa a fettine...


...mi perdonino i grandi della produzione di elettrodomestici per la mia rozzezza ma non sapendo come usare le altre lame io ho infilato tutto nel tubetto usando la lama affettatrice, pure le fettine di pollo ho fatto a pezzettini in questo modo....

Qua sotto invece nella sesta foto vediamo i 3 cucchiai di Olio Extra Vergine d'Oliva e il pezzettino di burro che iniziano a scaldarsi....


A questo punto, passati 2 minuti ho buttato dentro tutti gli ingredienti tritati.... come si vede nella settima foto:


.... lui ha lavorato e lavorato indipendente da ogni mio intervento (a parte per l'aggiunta dei ceci) durante un'oretta circa e siccome era coperto con una specie di copertina per non fare schizzi, gli ingredienti si sono cotti nel propri stessi liquidi, i ceci li ho buttato dentro a metà cottura perché non so come capita a voi ma a me vengono sempre "al dente"... dalla serie che cuocerli ancora di più va sempre bene....

Finalmente il risultato servito a tavola con il formaggio grattugiato nell'ultima foto:


NOTA BENE:  Si può fare lo stesso minestrone tagliando le verdure con un bel coltellone affilato e cuocendole in una normalissima pentola bella capiente coperta e a questo punto se si usa la fiamma viva (fuoco non troppo forte) credo che bisognerebbe aggiungere un pochino di brodo e rimescolare di tanto in tanto, fate i Vs. esperimenti popolo del web e poi condividete le esperienze....   attendo ... attendiamo .....

A ritrovarci nel prossimo post, con la speranza che questo Vi abbia regalato qualche momento di relax e spunto di tipo "pulce nel orecchio" per cucinare quando a volte siamo stanchi e stanche di tanto lavoro e l'idea di metterci ai fornelli con tutta la stanchezza che ci troviamo addosso ( e l'orologio che corre) non è del tutto invitante....

mercoledì 18 febbraio 2015

FORNITORI Negozi del cuore ..... a Varese

Salve amiche e amici del blog ! ! ! !

Oggi Vi faccio vedere l'edicola dalla quale sono uscite il 90% delle riviste e collezioni di maglia e uncinetto che abbiamo in casa....

....e Vi racconto  che questa settimana sono stata poco produttiva causa cambi turni di lavoro, comunque: : : :

- - -  le salviettine da regalare hanno guadagnato qualche crocetta in più...
- - - il Golf di cotone ha guadagnato qualche giro di uncinetto tunisino ma soltanto dopo aver disfatto circa 10 giri perché c'era un errore e si vedeva proprio... ora sono vicina alla fine del 2° gomitolo....

* * * * * * * 

Le foto son qua grazie a un aiuto particolare.....  .






Grazie per la visita, buon proseguimento di navigazione sul web....  e tante cose meravigliose e gomitolose e fai-da-tetose..... fino al prossimo incontro....

mercoledì 11 febbraio 2015

MAGLIA Poncho 1

Eccoci qua ritrovati per un post -finalmente- di maglia....

Vi racconto le novità:
--- Cardigan Stola:    sono bloccata perché è il momento di nascondere tante ma tante codine di cambio colore e cambio gomitolo...
--- Coperta 2:      sono più che bloccata un po' pigra, ma diciamocela tutta la verità.... il mio è un problema di infrastrutture perché mi occorre il tavolo della cucina tutto libero e tutto il tempo per mettermi tranquilla senza pensieri di dover fare mestieri o cucinare o altro necessario alla vita.
--- Startitis:     sono un po' stanca di sentirmi addosso le sciarpe e sciarpone e quindi non voglio più vedere la lana, nelle ultime serate mi sono rilassata dopo cena con un golf in cotone, credo che con la lana ho finito per questa stagione (aparte il Cardigan - Stola e la Coperta 2 che vorrei vedere finiti entro marzo)

E veniamo al dunque....

PONCHO
(((--- Startitis 2))): ho iniziato e finito senza interruzioni (cioé senza prendere in mano altri lavori) un poncho fatto con lo stesso filato bouclé del post "MAGLIA Sciarpa e Cappello Donna 1" del 11 settembre 2014.

Per lo schema ho adattato uno schema di un poncho della Drops Design   (un altro dei miei fornitori del cuore)... questo qua:

http://www.garnstudio.com/lang/it/pattern.php?id=4150&lang=it

Ecco i materiali usati:


450 gr.  (tre gomitoloni) di filato Filtoppa; 2 gomitoli di 50 gr. l'uno di pura lana vergine Disma Andina; 1 bottone bianco di plastica di 33 mm. di diametro (lo vedrete in una delle foto successive); aghi circolari n° 10 lunghi 80 cm.; aghi circolari n° 10 lunghi 60 cm.; uncinetto n° 8; ago da lana (lo vedrete in una delle foto successive nel passaggio attaccatura del bottone); 4 segna maglia classici  (non mi sono accorta e non li ho fotografato singolarmente... ); 1 segna maglia fai da te (come quelli illustrati nel Post "STRUMENTI Segna maglia Fai da te" del 2 gennaio 2015).

Per l'esecuzione sono partita montando i punti dal basso, facendo calcoli in base ai cm. di diametro del modello originale Drops e considerando lo sviluppo in cm. del mio campione, che non ho fatto perché a questo scopo ho misurato quanti punti ci stavano in 10 cm. nella sciarpa del Post che Vi ho citato sopra.


...in questa  quarta foto sotto si vede il segna maglia fai da te che segnala l'inizio di ogni nuovo giro... ho imparato che per ricongiungere i punti -cioè per chiudere il cerchio- bisogna girare il lavoro di 180 gradi così come lo vedete appoggiato sul tavolo lo prendete e lo girate su di un asse immaginario che intersechi il punto più sporgente alla sinistra del cerchio aperto quindi in questo modo Vi trovate con il gomitolo o i gomitoli e rispettivo/i fili sulla   destra.....  ok, la spiegazione mi è riuscita confusionaria, spero nel prossimo lavoro in tondo che farò ricordarmi di farVi il filmino di questo piccolo ma importante passaggio.


...in questa quinta foto sotto si vede come si deve prendere il filo con la mano sinistra per lavorare con il metodo continentale (utile per l'uso dei ferri circolari) cui avevo accennato in un post che non ricordo qual'era ma se volete imparare basta cercare su YouTube o sul motore di ricerca Google: "Emma Fassio Metodo Continentale" ((( https://www.youtube.com/watch?v=kUnSEdEHHZY )))e c'è il video dove spiega ben bene come si fa e quali opzioni ci sono per far scorrere il filo sulla mano sinistra, io ho scelto l'opzione di trattenerlo un pochino avvolgendolo sul mignolo.


....la sesta foto qua sotto è stata scattata, per farVi notare che per ottenere l'effetto "punto legaccio" ogni volta che mi son trovata a passare dal 'segnamaglia fai da te' che segnala la fine di un giro e l'inizio di quello successivo ho dovuto cambiare punto, quindi i giri 1°, 3° e 5°  li ho lavorati a diritto, i giri 2°, 4° e 6°  li ho lavorati a rovescio, dal 7° giro in poi sono andata avanti a lavorare tutto diritto e così ho ottenuto la "maglia rasata" - - - - - - - - - - - -colgo l'occasione --- visto e tenuto conto che si vedono ben bene i due filati usati per dirVi perché ho scelto di usare 2 filati: ho scelto di aggiungere il filo di lana rosa sottile per dare al lavoro il tocco della lana, poiché il filato Filtoppa è 100% sintetico mi sembrava che non sarebbe stato abbastanza caldo e nel contempo aggiungendovi della lana sarebbe aumentato il pregio del capo.


...nella settima foto sottostante si vede lo sviluppo del corpo più o meno a metà lavorazione.... e se guardate attentamente s'intravvedono minuscole macchiettine verdi che sono i segna maglia tradizionali



...in questa ottava foto qua sotto si vede bene l'apertura che è rimasta per il collo.   Quando ho finito le diminuzioni per completare il corpo e mi sono rimasti i 37 cm. circa del collo ho iniziato a lavorare con gli aghi 10 lunghi 60 cm ma non più in tondo in continuo ma in giri di andata e ritorno.


....in questa nona foto qua sotto vediamo invece tutto il necessario pronto per attaccare il bottone.    Una nota particolare per il bottone, semplicissimo bottone di plastica che però per me ha una valenza affettiva particolare.... arriva dall'Argentina e l'avevo comprato per una gonna jeans confezionata negli anni '80.... la gonna si è consumata, il bottone è sopravvissuto ed è pure reduce di due traslochi; uno transatlantico  e uno interno provinciale ! ! !   Notate che ho fatto una gugliata lunga lunga per non avere sorprese....


..... in questa decima foto qua sotto vediamo invece che nel momento in cui stavo fotografando la  lunga gugliata di lana rosa mi è venuto in mente di usare una strategia del punto croce per evitare di trovarmi due capi da affrancare e affrancare uno solo....



...Nell'undicesima foto notate invece il momento del inserimento del ago nel punto determinato per attaccare il bottone, come vedete l'ho inserito passando dietro 1 punto intero di maglia...


....nella dodicesima foto qua sotto vedete il bottone quasi completamente attaccato nel momento in cui ho già girato più volte il filo intorno alla cucitura per darli lo spessore e sto infilando l'ago verso il retro del lavoro per affrancarlo....


.... Tredicesima foto.... Voilà!!!!!! il poncho è pronto per essere indossato.... non l'ho lavato per non fargli perdere freschezza ma è d'obbligo sottolineare che ho sempre preso in mano il lavoro con l'accorgimento di essermi lavata le mani prima e anche di appoggiarlo su superfici perfettamente pulite....


....Quattordicesima foto....    poncho indossato e avanzi di filato in primo piano.....


Nota bene:  in generale mi sono molto divertita a farlo devo dire però che ho fatto parecchia fatica negli ultimi giri man mano che lavoravo i punti e lo spazio degli aghi da tenere davanti a me mi costringeva a girare tutto il consistente  "corpo" di volta in volta... tutto sommato sono rimasta contenta, credo che non appena fatte fuori le scorte di lana che abbiamo in casa inserirò tra le priorità la seria considerazione di farne un altro con il Puddle della Drops...   non lo so se ce la farò ma mi piacerebbe tanto un poncho fatto con il Puddle più altro filato che sostituisca il Disma che ho inserito in questo "Poncho 1"....

Grazie per il tempo che avete dedicato a guardare questo post e se leggendolo e guardando le foto Vi è saltato in mente qualche idea mi piacerebbe tanto venirne a conoscenza.... ciao ciao.... buona navigazione, buon relax ! ! ! !

venerdì 6 febbraio 2015

ACCESSORI Tovaglia fatta in Italia

Carissimi amici  e carissime amiche del blog, oggi ho pensato di fare questo post piccolo e semplice  anche se sto fotografando a tutto gas e il mio cervello sembra una pentola dove vedo bollire decine di idee di post da condividere con voi...

* * *
Notizia:   In un nuovo attacco di Startitis ho iniziato e finito un Poncho, un mini Poncho, oggi  l'ho usato per la prima volta e mi sono sentita molto a mio agio....prossimamente arriveranno testi e foto.

* * *
Veniamo al dunque.   Questo post ha come titolo principale "ACCESSORI" ed è la parola che mi è venuta in mente perché riguarda una tovaglia che mi hanno regalata ed è un accessorio alla vita del blog nel senso che è quella sulla quale vedrete esposte le creazioni man mano che procedono i lavori.

Poi come titolo secondario vediamo "Tovaglia fatta in Italia" e volevo lanciare lo spunto per uno scambio di idee sulle esperienze che abbiamo con i tessuti e i capi d'abbigliamento o biancheria che occupano un posto importantissimo nella ns. vite e nelle vite dei ns. cari.

Questa tovaglia è stata fatta in Italia e ciò che mi ha colpito maggiormente sono state le ultime righe nella letterina d'accompagnamento che il produttore d'Eccellenza Alimentare italiano ha allegato,  dove spiega con quale cura e seguendo determinati accorgimenti la tovaglia è stata confezionata, come il tessuto è stato trattato.


Mi sono ricordata di quel giorno in cui ero andata al negozio di tessuti e scampoli di via Bainsizza (un altro mio negozio del cuore) a Varese e della conversazione con la Signora gentilissima che mi aveva accolto, lei mi spiegò, in quell'occasione, che i tessuti fatti in Italia dovevano sottostare a una serie di severi protocolli per la produzione, in rispetto di regole della Comunità Europea, accorgimenti per l'uso dei coloranti, sbiancanti adoperati in un certo modo da non risultare tossici o far venire allergie alla pelle e tanti altri particolari tecnici che ora sinceramente non ricordo ma mi rimase l'impressione che c'era la ragione per la quale uno scampolo di tessuto "Made in Italy" era necessario e naturale pagarlo un certo prezzo e ricordo che raccontai a lei di quella volta che comprai in un luogo che non frequento più un pigiama di "100 cotone" che al primo lavaggio così come uscì dalla lavatrice risultò perfettamente stirato e lì mi venne lo spavento e mi domandai se fosse stato usato cotone radioattivo oppure l'etichetta fosse falsa.

Scusatemi se sto diventando lunga nel cercar di esprimere quanta paura mi fanno certi articoli che costano 2 soldi e magari si tratta di biancheria intima che va a contatto con la pelle...  e certo che a produrre senza stare a guardare più di tanto i prodotti chimici e il trattamento dei lavoratori e le materie prime e tanti altri particolari che concorrono alla formazione del prezzo tutti saremmo bravi a sfondare il mercato....

Nel frattempo mi viene in mente che sento tante persone, miei concittadini, disillusi e delusi di come sta andando l'Italia, invece abbiamo bisogno di guardare le eccellenze italiane che stanno ancora in piedi per sentirci grati e andarci fieri.   Io non Vi dirò altro sulla tovaglia ne sul mio fornitore del cuore di pasta, pane e biscotti perché ciascuno di noi ha il proprio e quando andiamo in supermercato abbiamo una vasta gamma di prodotti eccellenti, c'è solo l'imbarazzo della scelta....  desideravo soltanto sottoporre alla Vs. attenzione la bontà e la bellezza e l'orgoglio che dobbiamo sentire nel essere anche noi italiani....   evviva il "Made in Italy"


E per finire Vi lascio la foto di un'altra tovaglia che mi ha procurato anni e anni fa un altro fornitori di alimentari, ma questa volta surgelati e sopra vedete la carta del cioccolatino che ho mangiato (... che la dieta vada a farsi benedire una volta tanto ! ! ! !) mentre scattavo le foto e ragionavo fra me e me tutto questo che Vi ho raccontato.    E' passato tanto tempo ma visto e considerando come si è comportato bene il cotone di questa tovaglia quotidiana  (che usiamo quando ci mettiamo a tavola per pranzo o cena) mi viene il sospetto che anche questa sia italiana e se non lo è, se è stata fatta fare all'estero, è stata fatta fare ben bene.... sembra nuova....


- - - -
15 febbraio 2015
Soltanto ora riesco a mettermi tranquilla e trovare un momento a casa con la lettera d'accompagamento che vedete nella prima foto, le seguenti righe mi hanno colpito, le copio per Voi:

"(...)
Un'ultima nota molto importante in merito ai trattamenti eseguiti sul tessuto (dal candeggio, alla stampa, al finissaggio): sono tutti realizzati evitando l'utilizzo di prodotti contenenti metalli pesanti, formaldeide, agenti cancerogeni, etc., nel rispetto delle più stringenti norme internazionali in materia di chimica - tessile.
(...)"

lunedì 2 febbraio 2015

INCONTRI: Francesca Amendola

Ho conosciuto Francesca Amendola qualche anno fa a Varese: è giornalista e speaker radiofonica di Radio Italia Solo Musica Italiana e scrive per il settimanale Oggi e per La Provincia di Varese.

. . . . . . . 


Come hai cominciato e quando ti sei accorta che di mestiere desideravi raccontare la realtà alle persone?

Ho cominciato prima con la radio. La radio insegna a diventare un "raccontatore di storie", ti fa sviluppare la capacità di centrare una storia e il modo giusto per raccontarla. E poi ho cominciato a scriverle le storie: in realtà la prima prova difficile è stata scrivere la mia tesi di laurea (scritta al computer ma con tanti appunti scritti a penna, erano davvero altri tempi!), dopo ho provato a pubblicare per qualche testata, prima cartacea, poi online, e nel 2005 sono diventata pubblicista.

Quale ruolo gioca l'uso delle mani nella preparazione dei tuoi articoli ora che le nuove tecnologie sono tanto presente nelle nostre vite? Raccogli i dati con il classico blocco di appunti o anche tu usi i tablet o altri strumenti?
Ho sempre con me una penna e un blocchetto e in genere prendo gli appunti a mano (e poi se mi dovesse venire qualche idea devo appuntarmela su carta!) anche se da un po' uso un registratore e contemporaneamente prendo appunti. Per scrivere uso tablet o smartphone (dipende da che devo fare e da dove mi trovo) poi al computer si rifinisce tutto il lavoro. Uso anche le foto: spesso fare uno scatto di un evento che stai seguendo ti aiuta a focalizzare meglio e ricordare i dettagli che poi dovrai raccontare.

Hai mai provato a fare qualcosa a maglia o uncinetto?
Si, una bellissima sciarpa, mia mamma mi ha insegnato a lavorare a maglia e sono capace di fare anche la catenella all'uncinetto; non lavoro abitualmente, ma so come si fa e ogni tanto mi diverto. 

Che cos'è una "notizia" e come nasce?
È sapere cosa accade intorno a noi, una notizia è ciò che unisce alcune persone perché le riguarda da vicino, sia la piccola comunità in cui essi vivono sia il mondo intero. L'informazione è fondamentale in una società democratica, credo nel dovere di informare e nel diritto ad essere informati. Le notizie si dividono un po' per argomenti, nascono quasi naturalmente. Ci sono invece quelle notizie "scomode" che nascono grazie alla curiosità di qualche giornalista che approfondisce e fa sapere di un certo scandalo, di quel disservizio o tanto altro. per quanto riguarda l'argomento "news attraverso i social", di cui mi chiedi: purtroppo i social, e facebook in testa, ancora non si possono sostituire all'informazione intesa nel senso classico, e poi attenzione perché su FB girano un sacco di bufale o di finte notizie sensazionalistiche (ti ricordi quella campagna denigratoria, ingiustificata e falsa, sull'ormai ex ministro Kyenge?) che poi a ben guardare il link e il sito dove vengono pubblicate si rivelano siti di satira o peggio, di finta cronaca, cioè non sono neanche registrati al tribunale come testata giornalistica.

Quanto ti senti libera....

*ecco, su questa domanda: inutile tentare una risposta perché non ce l'ho. io non mi occupo di cronaca, esteri o politica ma sono soprattuto precaria, è ovvio che una come me non andrà mai a rischiare la vita in Siria per raccontare quella o altre realtà, dunque posso dire solo massimo rispetto per chi fa quel lavoro, il mio al confronto è troppo minuscolo

Quale consiglio daresti a un giovane o una giovane che si sentissero sorgere in cuore la vocazione giornalistica?

Purtroppo di assunzioni o di poltrone sicure non c'è ne sono, la precarietà è la norma, però ci si può arrangiare e ci si può costruire una professione ma con una preparazione di qualità, altrimenti hai già preso in partenza. Quindi il consiglio è di studiare tanto, di leggere tantissimo prima di voler scrivere a tutti i costi pensando di avere il talento di Indro Montanelli o di Enzo Biagi. Il lavoro giornalistico oggi è molto cambiato, per cui bisogna saper fare di tutto, foto, blogger e social media, saper scrivere sia per la carta sia per il web, montaggio audio e video.

Qual'è stato l'articolo a tua firma che ti ha lasciato più gioia in cuore?  e quello cui hai fatto più fatica a scrivere?
In genere è sempre l'ultimo articolo la soddisfazione più "fresca", e credo che gli ultimi due pubblicati su Oggi di questa settimana siano state due belle interviste con due gran bei personaggi (Giovanni Allevi  e Diego Dalla Palma) che mi hanno dato grande soddisfazione. L'articolo sull'autismo scritto a quattro mani con Mario Raffaele Conti nell'aprile 2011 fu scelto dal Corriere della Sera che lo mise in prima pagina, quello è stato il più sentito, ma che ci ha dato una gioia speciale.