BLOG casalingo -non commerciale- di LAVORI MANUALI

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lunedì 2 febbraio 2015

INCONTRI: Francesca Amendola

Ho conosciuto Francesca Amendola qualche anno fa a Varese: è giornalista e speaker radiofonica di Radio Italia Solo Musica Italiana e scrive per il settimanale Oggi e per La Provincia di Varese.

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Come hai cominciato e quando ti sei accorta che di mestiere desideravi raccontare la realtà alle persone?

Ho cominciato prima con la radio. La radio insegna a diventare un "raccontatore di storie", ti fa sviluppare la capacità di centrare una storia e il modo giusto per raccontarla. E poi ho cominciato a scriverle le storie: in realtà la prima prova difficile è stata scrivere la mia tesi di laurea (scritta al computer ma con tanti appunti scritti a penna, erano davvero altri tempi!), dopo ho provato a pubblicare per qualche testata, prima cartacea, poi online, e nel 2005 sono diventata pubblicista.

Quale ruolo gioca l'uso delle mani nella preparazione dei tuoi articoli ora che le nuove tecnologie sono tanto presente nelle nostre vite? Raccogli i dati con il classico blocco di appunti o anche tu usi i tablet o altri strumenti?
Ho sempre con me una penna e un blocchetto e in genere prendo gli appunti a mano (e poi se mi dovesse venire qualche idea devo appuntarmela su carta!) anche se da un po' uso un registratore e contemporaneamente prendo appunti. Per scrivere uso tablet o smartphone (dipende da che devo fare e da dove mi trovo) poi al computer si rifinisce tutto il lavoro. Uso anche le foto: spesso fare uno scatto di un evento che stai seguendo ti aiuta a focalizzare meglio e ricordare i dettagli che poi dovrai raccontare.

Hai mai provato a fare qualcosa a maglia o uncinetto?
Si, una bellissima sciarpa, mia mamma mi ha insegnato a lavorare a maglia e sono capace di fare anche la catenella all'uncinetto; non lavoro abitualmente, ma so come si fa e ogni tanto mi diverto. 

Che cos'è una "notizia" e come nasce?
È sapere cosa accade intorno a noi, una notizia è ciò che unisce alcune persone perché le riguarda da vicino, sia la piccola comunità in cui essi vivono sia il mondo intero. L'informazione è fondamentale in una società democratica, credo nel dovere di informare e nel diritto ad essere informati. Le notizie si dividono un po' per argomenti, nascono quasi naturalmente. Ci sono invece quelle notizie "scomode" che nascono grazie alla curiosità di qualche giornalista che approfondisce e fa sapere di un certo scandalo, di quel disservizio o tanto altro. per quanto riguarda l'argomento "news attraverso i social", di cui mi chiedi: purtroppo i social, e facebook in testa, ancora non si possono sostituire all'informazione intesa nel senso classico, e poi attenzione perché su FB girano un sacco di bufale o di finte notizie sensazionalistiche (ti ricordi quella campagna denigratoria, ingiustificata e falsa, sull'ormai ex ministro Kyenge?) che poi a ben guardare il link e il sito dove vengono pubblicate si rivelano siti di satira o peggio, di finta cronaca, cioè non sono neanche registrati al tribunale come testata giornalistica.

Quanto ti senti libera....

*ecco, su questa domanda: inutile tentare una risposta perché non ce l'ho. io non mi occupo di cronaca, esteri o politica ma sono soprattuto precaria, è ovvio che una come me non andrà mai a rischiare la vita in Siria per raccontare quella o altre realtà, dunque posso dire solo massimo rispetto per chi fa quel lavoro, il mio al confronto è troppo minuscolo

Quale consiglio daresti a un giovane o una giovane che si sentissero sorgere in cuore la vocazione giornalistica?

Purtroppo di assunzioni o di poltrone sicure non c'è ne sono, la precarietà è la norma, però ci si può arrangiare e ci si può costruire una professione ma con una preparazione di qualità, altrimenti hai già preso in partenza. Quindi il consiglio è di studiare tanto, di leggere tantissimo prima di voler scrivere a tutti i costi pensando di avere il talento di Indro Montanelli o di Enzo Biagi. Il lavoro giornalistico oggi è molto cambiato, per cui bisogna saper fare di tutto, foto, blogger e social media, saper scrivere sia per la carta sia per il web, montaggio audio e video.

Qual'è stato l'articolo a tua firma che ti ha lasciato più gioia in cuore?  e quello cui hai fatto più fatica a scrivere?
In genere è sempre l'ultimo articolo la soddisfazione più "fresca", e credo che gli ultimi due pubblicati su Oggi di questa settimana siano state due belle interviste con due gran bei personaggi (Giovanni Allevi  e Diego Dalla Palma) che mi hanno dato grande soddisfazione. L'articolo sull'autismo scritto a quattro mani con Mario Raffaele Conti nell'aprile 2011 fu scelto dal Corriere della Sera che lo mise in prima pagina, quello è stato il più sentito, ma che ci ha dato una gioia speciale.

2 commenti: