Carissime amiche e carissimi amici del blog, simpatizzanti, curiosi e naviganti eventuali del web,
Oggi sono riuscita a fotografare un oggetto che non so come si chiama, in pratica nel quadratino centrale, sfilano dei puntini di luce che in sequenza mettono insieme l'augurio: "Buon Anno" in italiano e in altre tre o quattro lingue europee preceduto di una faccina sorridente.
E' un dono di un signore che desidera custodire l'anonimato e stare in santa pace senza partecipare alla parte pubblica del nostro blog e dei nostri momenti insieme.
Gli elementi costitutivi sono di provenienza europea e asiatica (non ho capito se pure del resto del mondo)
Trovo molto interessante quest'oggetto perché oltre al affetto nei nostri riguardi (e qua "nostro" vuol dire: nei riguardi di José e mio direttamente ma poi ovviamente esteso a tutti i nostri cari e, specificamente, visto il posizionamento nel retro del computer del edicola, rivolto verso chi la visita) mi fa da spunto per una riflessione.
Che bello e quanto divertimento ci possiamo trovare a passare del tempo ad assemblare elementi fisici ed elettronici nei nostri momenti di relax...
....e che bello poterci dire ancora oggi, (che mentre Vi scrivo qua è il 5 febbraio), "Buon Anno"... trovo che le convenzioni sociali ci spingono a ridurre il momento di questo augurio ai primi giorni o le prime settimane di gennaio, tuttavia una vocina dentro di me dice che ogni momento è buono per augurarci ogni bene da questo istante fino alla fine del periodo che stiamo attraversando... il nostro desiderio di bene reciproco non possiamo incasellarlo in un'abitudine, soprattutto per ragionevolezza, non possiamo incasellarlo in una convenzione per quanto questa sia socialmente diffusa e affermata, non esiste istante nel quale io non possa desiderare ogni bene per la persona che la vita mi ha consentito di trovarmi davanti...
Che ne pensate?
Quali soddisfazioni elettroniche avete vissuto negli ultimi tempi?
Pensate che la fisica e l'elettronica siano appannaggio di pochi eletti?
Vi svelo un segreto riguardo l'ultima domanda: non è così, la fisica e l'elettronica possono essere alla portata di molti, basta provarci, io stessa, dopo alcune settimane di esitazioni e dopo un po' di tempo nel quale ero riuscita a procurarmi la batteria di ricambio per il nostro simpatico nuovo oggetto, un'oretta fa sono riuscita a smontarlo e dopo aver smontato le viti esterne ho allentato i dadi interni e sono riuscita a inserire la pila nel verso giusto cioè positivo dove indicava positivo, dopo sono riuscita a richiudere il tutto con gesti speculari a quelli dell'apertura... il che, visto che era la mia prima volta e visto il riguardo che mi suscitava l'operazione, mi ha lasciato molto soddisfatta...
Vi sembrerà banale, ma l'attenzione necessaria alla minuscola procedura di cambio di batteria non è da dare per scontata...
non è per nulla banale manipolare vite grosse sì e no 2 millimetri...
per quest'ultima avventura e per innumerevoli altre esperienze che per ovvie ragioni non posso elencarVi qua Vi confesso che sento il cuore traboccante di gratitudine...
Viva la vita ! ! !
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